
SI PUO’ SCONFIGGERE IL DIABETE? SI, SI PUO’
Care lettrici e lettori,
nel mese di settembre abbiamo avuto la conferma della validità del metodo NutriSalus, che da aggi non chiameremo più metodo, ma PROTOCCOLO DIETO TERAPICO NUTRISALUS.
Perché questo cambiamento. Abbiamo avuto l’ennesima REMISSIONE DEL DIABETE di Tipo 2, da parte di due pazienti, confermata dai parametri di analisi cliniche.
Significa che altri pazienti, dopo aver seguito il nostro protocollo, non hanno più un diabete diagnosticabile da analisi cliniche. Tutti i parametri ematologici sono rientrati nella norma con un netto miglioramento dei parametri stessi ed un aumentato stato di benessere.
Questo non significa che il diabete è sparito, è guarito.
Significa che si è riuscito a tenere sotto controllo la patologia, diminuendo tutti i conseguenti rischi che questa malattia comporta:
- Diminuzione della pressione arteriosa con miglioramento dello stato cardiocircolatorio,
- Miglioramento dello stato lipemico,
- Normalizzazione dei parametri ematici,
- Diminuzione della massa grassa,
- Diminuzione del grasso viscerale,
- Mantenimento della massa magra,
- Fuoriuscita dalla sindrome metabolica,
- Diminuzione della fame tra i pasti,
- Glicemia mattutina e pre e post prandiale nella norma,
- Aumentato stato energetico e di benessere generale.
La cosa molto importante, però, è che il paziente è conscio che la malattia non è guarita, ma è sempre lì, pronta ad aggredire di nuovo, e che bisogna mantenere lo stato dietetico giorno dopo giorno, a vita.
La terapia farmacologica in essere va mantenuta e non deve essere trascurata, anche se rimodulata alla luce di questi miglioramenti.
Non bisogna mai allentare l’attenzione da questa patologia, subdola e progressiva.
Certo, sono previsti strappi alla regola, ma sono sempre situazioni tamponate per non dare alterazioni glicemiche importanti. Si può mangiare tutto, ma con le dovute accortezze, trucchetti nutrizionali. Una volta che il protocollo NutriSalus entra nello stile di vita, diventa un metodo per stare in salute.
E non si applica solo ai diabetici, ma a tutte quelle forme di dismetabolismi od alterazioni metaboliche tipo: ovaio policistico o micropolicistico, alterato rapporto glicemia/insulina, dislipidemie. Ipertensione e patologie cardiovascolari, patologie degenerative ed infiammatorie croniche, obesità e sovrappeso.
È un metodo che può essere adattato a diverse condizioni patologiche, cosi come è facilmente adattabile e da seguire per chi vuole rientrare o mantenersi in forma. Bambini ed adolescenti compresi.
In un recentissimo studio, una complessa revisione della bibliografia internazionale pubblicato su una importante rivista scientifica internazionale, conferma la validità del nostro protocollo dieto terapico.
Diete a basso contenuto di carboidrati per la gestione del diabete di tipo 2.
Un numero crescente di prove dimostra che le diete a basso contenuto di carboidrati (cibi e pasti con un basso contenuto di carboidrati) sono un intervento dietetico efficace per la gestione del diabete di tipo 2 (T2D) e sono state recentemente riconosciute nelle linee guida sulla salute pubblica delle principali autorità sanitarie come un’opzione terapeutica. Le diete a basso CHO ottengono maggiori riduzioni dell’emoglobina glicata (HbA1c).
I dati pubblicati sulla rivista “Diabetes, Obesity and Metabolism“, hanno incluso un totale di 41 studi pubblicati tra il 1963 e il 2018, di cui 40 classificati sicuri ed efficaci per l’inclusione.
È stata identificata una serie completa di componenti dietetici fondamentali da considerare nella formulazione di protocolli dietetici a basso CHO per l’uso nella pratica clinica.