
COLAZIONE PROTEICA
Care lettrici e cari lettori,
Finalmente comincia a vedersi uno spiraglio di luce in questo momento buio e preoccupante. Il vaccino contro questo virus. Le aziende stanno facendo il possibile per portare ad ognuno di noi un’arma efficace contro questa pandemia. Molti sono contrari ai vaccini, per tantissime ragioni, e non tutte supportate dalla scienza, ma faccio presente che i vaccini hanno permesso di allungare le aspettative di vita. Di sicuro ci aspetta un periodo di chiusura della normale vita di relazione, e credo che questo non sia un problema così grave. Dobbiamo fermare il contagio per far si di arrivare al vaccino con meno contagiati possibile.
UN CONSIGLIO per rafforzare il nostro sistema immunitario: L’unica cosa da tenere presente, a livello nutrizionale, è il non esagerare con zuccheri e carboidrati, preferendo piatti proteici.
Un lavoro pubblica su “Journal of Nutrition” (J Nutr 2015;145:452–8) afferma che:
Una colazione ricca in proteine diminuisce la risposta insulinica al secondo pasto.
I ricercatori hanno voluto come un pasto precedente riesca a modulare le risposte glicemiche postprandiali del pasto successivo; questo è chiamato il fenomeno del secondo pasto.
Questo studio ha esaminato gli effetti della colazione ad alto contenuto proteico rispetto a quella ricca di carboidrati sul metabolismo e sulle risposte insuliniche dopo la colazione e il pranzo.
Sono stati arruolati nella ricerca, uomini e donne obese e diabetiche di Tipo 2. Un gruppo ha fatto una colazione ricca di proteine (35% proteine e 45% carboidrati) ed un secondo gruppo una ricca di carboidrati (15%proteine / 65% di carboidrati). Sono stati dosati, prima e dopo colazione, e dopo pranzo, l’insulina, Peptide C, glucagone, peptide insulinotropico glucosio-dipendente (GIP) e GLP–1 (glucagon-like peptide 1) è un ormone prodotto dall’intestino che stimola la secrezione di insulina e inibisce la secrezione di glucagone.
In conclusione, negli individui diabetici di tipo 2, rispetto a una colazione ricca di carboidrati, il consumo di un pasto ad alto contenuto proteico attenua la risposta del glucosio postprandiale e non amplifica la risposta al secondo pasto. Le concentrazioni di insulina, peptide C e GIP confermano il “fenomeno del secondo pasto” molto probabilmente aiutano mantenere sotto controllo la risposta glicemica al pasto successivo.
CICLO CIRCADIANO
In un recentissimo lavoro pubblicato su Endocrinology (2020, Vol. 161, No. 12, 1–11) afferma ciò che nel protocollo dieto terapico NutriSalus consiglio da sempre.
Mangiare secondo l’orologio biologico della funzione ormonale.
Questo significa che gli ormoni che abbiamo la mattina non sono gli stessi della sera ed il cibo deve seguire queste fluttuazioni giornaliere. La colazione della mattina deve essere molto ricca e proteica. Bisogna mangiare i carboidrati giusti, nelle giuste quantità, in maniera che la loro assunzione coincida con il tempo in cui il sistema endocrino è più reattivo.
Nelle persone sane, non diabetiche, si è visto che la tolleranza al glucosio è massima al mattino e diminuisce durante la giornata. Questo coincide con l’osservazione che l’ossidazione dei carboidrati era massima durante la mattina biologica e minima durante la sera biologica.
Negli individui con T2D, una colazione ad alto contenuto energetico e una cena a basso consumo di carboidrati hanno portato a un miglioramento dei livelli di insulina, ridotta iperglicemia durante il giorno ed una perdita di peso. Al contrario, saltare la colazione si traduce in un aumento della risposta glicemica postprandiale ed è associata ad un aumentato rischio di T2D.
Sempre di più la ricerca scientifica conferma la validità del protocollo dieto terapico NutriSalus.